NIGHTGUIDE INTERVISTA I CAMILLAS

NIGHTGUIDE INTERVISTA I CAMILLAS

Il nuovo disco de I Camillas è fatto a colpi di allucinazioni. Ogni colpo spalanca canzoni. Un disco senza ballate. Un disco da ballare, anche male. La fine di un party dove ti sei divertito troppo. Questo disco è una visione dettagliata di nuove confusioni. La dichiarazione sfacciata e gloriosa della fine dell'introspezione: lo sguardo ora è fuori, e fuori è festa e sangue.
Discoteca Rock, tieni il ritmo, non ti fermare: L'ancaRocky RockstarEl MitoErrore RomanticoNananana (sigla di Colorado 2016), Miami MikeSbranato... una dopo l'altra spalancano i sorrisi ed i passi si fanno decisi: si salta sotto il palco!
Dentro trovi anche 4 canzoni strumentali, che ti portano dappertutto. Un po' ti spingono (Jazz a MisanoOssicine), un po' ti prendono per mano (Le macchine dell'amore) e un po' ti sotterrano per poi slanciarti nel cielo di Marte (Discoteca Rock).
E poi c'è synth wave tambureggiante, frenetica, nervosa e sfacciata (OssicineDraculaD'occhio gigante), gli attimi di respiro, che però ti ingannano e ti strappano il cuore (FrescoIl mare sopra e sottoLe macchine dell'amore) e si fa sempre più evidente il fatto che questo è un disco fatto per l'Europa e quindi sicuramente per il mondo intero: il favelas punk senza lustrini e tutto fango de El Mito; lo slancio anglosassone di Rocky Rockstar, cantata da Michael Camillas; l'esperanto insopprimibile di Discoteca Rock; il jet set svedese in gita a Parigi di Miami Mike; l'energia dello Shuttle e di tutta Cape Canaveral, in alto fino alle stelle, di Motorock.
Discoteca Rock è suonato da Zagor Camillas (tastiere e voce), Ruben Camillas (chitarra e voce) e Michael Camillas (batterie e produzione). Ma e' anche un disco di collaborazioni, realizzate con artisti che apprezziamo senza esitazione e che hanno caratterizzato, con il loro intervento, ogni canzone in cui sono stati accolti: l'insostituibile tastierista de Le Orme, Tony Pagliuca, che suona il minimoog su Busto; la tromba di Sibode Dj (Simone Marzocchi), che ha dato lampi, vigore e frenesia a Fresco, Sbranato, El Mito e Jazz a Misano; l'angelico vocalizzo di Valeria Sturba (Ooopopoiooo) su Motorock, ed è come se la canzone diventasse filo di seta e ricamo stellare. Mescolarsi è per noi essenziale.
Poi ci sono le cover, le canzoni di altri, che per noi sono preziose: Cattolica di Pop X, stravolta e quasi affogata nelle profondità degli acquari, è l'ulteriore omaggio a Il Pacchetto di Plastica, assemblaggio magico che ha attraversato l'Italia 4 anni fa, dopo Il Postino che Calcutta ci aveva regalato nell'album precedente Tennis d'amor. Attendiamo felici Gioacchino Turù e Vanessa V. E poi Enzo Carella e la sua Il mare sopra e sotto: se non ci fosse stato lui, I Camillas sarebbero stati diversi. Ci ha fatto sentire la leggerezza ed il gioco. Ed eccoMiami MikeThe Faccions e I Camillas insieme, due gruppi incastrati di amicizia, ammirazione e batteristi.
Li abbiamo intervistati.

 
Ciao ragazzi, parlateci di "Discoteca Rock": come nasce, e perché questo titolo?
Discoteca rock è un album fiorellino: con calma ha messo radici, è cresciuto, foglioline e fusto e poi il fiore, colorato e lussurioso. A noi spettava innaffiare e svolazzarci sopra come farfalle, perdendo polverina e piombando al suolo. E' un album fatto solo di superfici, senza approfondimenti intimisti e senza ricerca di condivisione. Le sue canzoni sono vestiti da indossare e cambiare continuamente, per cambiare forma ed aspetto, senza paura.
Si deve quindi ballare sui vostri pezzi?
Il corpo sa, il corpo fa. Ma non dice nulla e non sa gestire il dovere. Noi abbiamo avuto sempre con noi il desiderio della festa e dell'agitazione condivisa: speriamo di riuscire ad accenderlo in tutti.
Come nasce una canzone come ''Le macchine dell'amore''?
E' una canzone perfetta per concludere l'album: nata direttamente in studio di registrazione, è una melodia che si avvolge su un giro di batteria, da cui tutto parte. Messa lì, al termine del disco, fa finire tutto con dolcezza e precarietà insieme. Per questo è dedicata alle macchine di Reich, con le quali immagazzinava l'energia orgonica, prodotta dagli orgasmi, ed utile per rendere migliore la vita per tutti.
Quale pezzo sarà più divertente suonare?
Lo scopriremo durante il tour, che partirà effettivamente il 3 novembre ad Argo (Marghera) e poi proseguirà qui e là per l'Italia. Ogni sera, al termine del concerto, è prevista una riunione del gruppo (a cui si è aggiunto anche il bassista Theodore Camillas), durante la quale verrà analizzato il concerto e si sceglieranno le tre canzoni che è stato più bello suonare. A sorte verrà estratta la migliore. Verranno anche sacrificate patatine al lime e ochette di gomma.
La cover che sentite più vicina al vostro cuore?
Essendo il cuore mobile, certi giorni ti svegli e canticchi “Cattolica” di Popx, nella nostra versione sing-a-long, oppure ti trovi a camminare, mugulando “Il mare sopra e sotto” di Enzo Carella.
Rozzemilia dei CCCP e Zucca degli X Mary ci accompagnano nelle serate più focose. Marina di Marino Marini invece insiste sull'amore impossibile, che fa sempre bene.



E quella che ancora dovete incidere o suonare dal vivo?
Non concediamo al desiderio di occuparsi di cover. Sono loro che ti vengono addosso. La prossima potrebbe essere “Prova a darmi un bacio” di Bruno Martino.
Cosa è cambiato per voi dai tempi di ''EVERYBODY IN THE PALCO'' ad oggi?
Siamo più consapevoli di quello che facciamo, ma lo spazio che ci si apre davanti è tanto grande che perdiamo continuamente il controllo, per poi riprenderlo due passi più in là, ai bordi di un nuovo album o di un concerto che sta per iniziare. E' cambiato il mondo che ci contiene e noi, fra derive e rivolte, rafforziamo la nostra superficie di contatto, moltiplicando i tentacoli e gli abbracci. Siamo passati dall'essere bradipi felici a squali buoni.
Avete realizzato canzoni che sono state utilizzate in tv e al cinema: qual è il vostro rapporto con questi mezzi?
Sono luoghi che hanno fatto adattare le nostre canzoni ad una nuova funzionalità, nella quale è essenziale anche l'immagine. Vederle e sentirle è stato emozionante. Riflettere poi sull'idea che qualcuno, per veicolare un'immagine, abbia scelto nostre canzoni, è stata proprio una capriola di soddisfazione e curiosità. Speriamo ci capiti sempre più spesso.
 
Prossimi progetti?
Abbiamo registrato una cover di Yoko Ono per un tributo che uscirà fra qualche mese.  Stiamo lavorando su una canzone insieme a Sparkle in grey. Torneremo a percorrere l'Europa, febbrili. Cercheremo di adattarci alle cose, cercheremo di cambiarle.

Link utili
www.icamillas.it
 
https://www.facebook.com/icamillas/

i camillas, intervista

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