Nightguide intervista i Buio Pesto

Nightguide intervista i Buio Pesto

I Buio Pesto sono la più grande e divertente band dialettale ligure degli ultimi 20 anni. Dal 1995 ad oggi hanno venduto 100.000 dischi (Disco d'Oro alla carriera), hanno eseguito 930 concerti, per un pubblico di quasi 1.400.000 spettatori e raccogliendo 250.000 euro per beneficenza.
 
I dodici album Belinlandia, Cosmolandia, Colombo, Paganini, Basilico, Palanche, Liguria, Pesto, Zeneize, Buio Pesto, Liguri e Verde si sono piazzati tutti al primo posto della classifica di vendita in Liguria negli ultimi 20 anni e quarti assoluti nella storia della musica genovese. Il gruppo è formato da Massimo Morini (voce e tastiere), Gianni Casella (voce), Federica Saba (voce), Giorgia Vassallo (voce), Nino Cancilla (basso), Massimo Bosso (cori), il quale è anche produttore e autore dei testi.
È in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali da ottobre “Giovane Vecchia Italia”, il nuovo singolo della band dialettale ligure dei BUIO PESTO, pubblicato da Rusty Records e distribuito da Believe Digital.
Online anche un fotoclip didascalico, marchio distintivo dei Buio Pesto, che illustra tutto il testo della canzone.



“Giovane Vecchia Italia”, cover della celebre hit di Billy Joel, è un elenco proprio come l'originale. Joel inserì nel testo tutti gli avvenimenti e i personaggi più importanti degli Stati Uniti raggruppati per anno, intervallati da un trascinante ed indimenticabile ritornello, dal 1949 (anno della sua nascita) al 1989 (anno della pubblicazione della canzone): i Buio Pesto hanno ripetuto l'impresa di Billy Joel, ma con fatti, avvenimenti, tragedie, personaggi storici, artisti, sportivi e televisivi che hanno fatto la storia Italiana. La canzone è stata realizzata con la supervisione di Rocco Tanica ed è dedicata alla memoria delle vittime del crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto scorso a Genova.
 
Li abbiamo intervistati.
 
 
Ciao, siete attivi da circa 20 anni, ma come è nato il vostro progetto?
 
La nostra storia nasce a Bogliasco, piccolo paesino di 5.000 anime confinante con Genova, nel 1983. Ovvero quando eravamo ragazzini e come tutti quelli che vogliono diventare musicisti, suonavamo e scrivevamo le nostre canzoni. Poi è successo che siamo diventati professionisti e abbiamo iniziato a fare musica e dischi per altri. Io sono diventato Direttore d'Orchestra e Direttore Tecnico del Festival di Sanremo (sono il più grande veterano in assoluto: 28 edizioni consecutive e 7 vittorie) e ho collaborato, a vario titolo, con grandissimi artisti: Baglioni, Battisti, Ruggeri, Bocelli, trascinando con me sempre i Buio Pesto. Nel 1995 abbiamo iniziato a pubblicare i nostri Album di musica leggera in dialetto genovese. In Liguria il successo è arrivato subito. Abbiamo superato ad oggi le 100.000 copie vendute e 1.400.000 spettatori. Il nome? Volevamo trovare un “modo di dire” di uso comune che facesse comunque capire che siamo Liguri. Trovato! Buio Pesto!
 
E soprattutto, come avete affrontato il discorso del dialetto?
 
Siamo tutti vissuti in famiglie tradizionali che ci hanno allevato a pane e dialetto, non poteva essere altrimenti... E poi il dialetto ligure e la sua cadenza hanno sempre fatto sorridere tutta l'Italia, dal Gabibbo a Paolo Villaggio. Dunque è un elemento espressivo che fa subito “simpatia”.
 
Siete sei elementi: come mantenete l'armonia?
 
Incredibile ma vero: mai un litigio, mai una discussione. Siamo stati fortunati, ognuno ha compreso sin dall'inizio il valore e il ruolo di ogni componente, si è fidato delle sue capacità.
La coscienza che insieme potevamo farcela e da soli no, ci ha messo in una situazione di assoluta serenità generale. Ci conosciamo con alcuni da 30 anni, altri 20, oramai tutti sanno tutto di tutti gli altri. Nessuna sorpresa=nessun problema.
 
Avete qualche aneddoto da raccontarci rispetto alle vostre partecipazioni in film e telefilm?

 
Ce ne sarebbero tantissimi. La più divertente è successa durante le riprese di Capitan Basilico 2, film di successo regionale nei cinema e poi di grandi ascolti in seconda serata su Rai 2. Eravamo in 9 ai tempi, tutti in costume (Capitan Basilico, Spiderman, Batman, Superman e Fantastici 4+4) in mezzo ad una strada di Genova. Arriva un bambino e, incredulo, chiede gli autografi a tutti. Poi si accorge che avevamo scritto i nostri nomi veri, s'arrabbia e ce li fa rifare con i nomi dei supereroi. C'era anche Simone Cristicchi in quella scena, che faceva il paparazzo romano.
Ma siccome non era vestito da supereroe, niente autografo!!! ;-)
 
Com'è stato suonare - 2 volte - nello Stadio di Marassi di Genova?
Una delle emozioni più forti di tutta la nostra storia. Entusiasmo alle stelle, voglia di divertirsi e per noi la fortuna di provare quello che provano le grandi star nazionali quando arrivano a quel traguardo. Inoltre sapevamo che eravamo i primi liguri a farlo. Mai nessun ligure, oltre a noi, ha mai tenuto un concerto nello Stadio di Marassi. Dunque questo sarà un orgoglio a vita. Anche Ligabue ne ha fatti due e Vasco Rossi tre. Dobbiamo farne un altro per andare a pari con Vasco!
No?!?
 
E com'è stato la Medaglia del Presidente della Repubblica?
 
L'argomento era molto serio. La canzone si chiamava “Vanni Cianin” (Vai Piano) ed era rivolta a chi si trova alla guida ed esagera con la velocità. Se ne interessò prima la Polizia Stradale locale che la utilizzò come “lancio” per una loro campagna di sensibilizzazione. Una nostra collaboratrice l'ha segnalato al Quirinale ed è arrivata la medaglia. A volte la musica può essere davvero efficace, più di quanto si possa prevedere.
 
Cosa vi piace della musica contemporanea?
 
Essendo in 6 abbiamo gusti diversi e posso risponderti per quanto riguarda me. Adoro la musica pop italiana di questo periodo, che tanto ci riporta alle sonorità negli anni '80 e '90 (e mi mette a mio agio produttivamente, dato che io ho iniziato la mia carriera proprio con quei “suoni” meravigliosi). La pop-dance americana attuale è secondo me il miglior “sound” di sempre. Non riesco ad apprezzare la trap e il rap estremo, mi sforzo ma non ci riesco. Forse oramai, a 50 anni, sono della generazione successiva e non ho possibilità di comprenderla, nonostante io sia un professionista della produzione musicale. Infine ci sono Vivaldi, Mozart e Verdi sopra tutti.
Io ho iniziato con la musica classica e quella non passa mai di moda. E mi sfogo quando dirigo l'orchestra al Festival di Sanremo arrangiando come si faceva 300 anni fa. Eppure funziona sempre!
 
E quale tipo di musica vi ha ispirato nelle vostre carriere?
 
Quella citata nella risposta sopra. La Italo Dance anni '80 e '90, la Pop-Dance americana degli ultimi 10 anni e, in passato, il folk tradizionale irlandese e il reggae tecnologico italiano.
 
Massimo Morini è stato 19 volte Direttore d'Orchestra e 28 volte Direttore Tecnico di 184 artisti e al festival di Sanremo. Che ne pensa delle ultime edizioni e della prossima, che per la seconda volta verrà guidata da Claudio Baglioni?
 
Sono di parte perché avendo lavorato in più occasioni con Baglioni porto nei suoi confronti una stima incrollabile. Io sono presente sin dal 91 e ho visto cambiare decine di direttori artistici e conduttori. Quello che posso dire del Festival di Baglioni è che è stato molto musicale rispetto ad alcune edizioni precedente forse un po troppo “televisive”, dunque l'abbiamo tutti apprezzato moltissimo e siamo tutti certi che sarà così anche il prossimo.
 
Quali sono i prossimi progetti dei Buio Pesto?
 
Tentare di andare al Festival di Sanremo (che è in Liguria...)! L'assurdo: da 28 anni consecutivi io personalmente partecipo come Direttore d'Orchestra e/o Direttore Tecnico e ne ho pure vinti 7! Ma non riesco a portarci... noi!!!

buio pesto, intervista

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