Nightguide intervista i Beast in black

Nightguide intervista i Beast in black


Il nostro paese ha accolto i Beast in black come band di apertura dei Nightwish solo poco tempo fa, ed è stata un'accoglienza decisamente positiva. La band ha fatto uscire l'otto febbraio From hell with love, il nuovo disco: abbiamo parlato con Anton Kabanen, chitarrista e creatore della band dopo l'uscita dai Battle beast del loro nuovo lavoro, di musica e di anime giapponesi.


Il vostro nuovo disco, From hell with love, è uscito l'otto febbraio: come ti senti?
E' grandioso: tutto il duro lavoro sta finalmente dando risultati e le persone sembrano apprezzare i primi due singoli.


Il vostro primo disco è uscito per Nuclear blast, ed è già un ottimo risultato, e ora questo nuovo video sta raggiungendo un numero di click enorme su Youtube. Sembra andare tutto per il meglio!
Esatto! Non avevamo aspettative quando è uscito il primo disco, ed è stata una sorpresa bellissima quando ha avuto successo. Con il secondo disco speriamo di bissare il risultato e arrivare al cuore di tante altre persone con i Beast in black.


In effetti ero a Milano quando avete aperto per i Nightwish, ed è stato uno show davvero bello. La cosa altrettanto bella però è che parecchi ragazzi erano li per voi quanto lo erano per i Nightwish.
Oh wow, è super, mi fa davvero piacere. Immagino significhi che verremo in Italia come headliner!


Ecco parliamo del tour, perché so che partirete a Febbraio per un mese intero proprio come headliner, quindi...come ci si sente ad essere gli headliner di un tour così?
E' eccitante, non siamo mai stati in tour come headliner e siamo molto felici: ripeto, non ci aspettavamo di essere gli headliner così preso ma è successo, e ci stiamo godendo quello che succede. C'è un sacco di lavoro per fare in modo che lo show sia divertente e che possiamo suonare al meglio. In effetti al momento sono in studio a lavorare sulle backing tracks per il tour.


Stoccarda è già sold out se non mi sbaglio.
Si ci sono già alcuni show sold out, e altri che non abbiamo ancora annunciato ma che lo sono.


Ho letto che quando eri nei Battle beast eri influenzato da band come Manowar, Judas Priest, Black Sabbath o Wasp...le tue influenze sono rimaste le stesse?
Si, le influenze restano: se qualcosa ti ha influenzato 10 anni fa resterà sempre con te, dentro di te: anche se non ascolto più molto heavy metal al momento mi ricordo ancora tutto di quelle band, e quella conoscenza musicale in qualche modo esce sempre fuori nelle mie composizioni. In effetti sono le band che hanno influenzato un po' tutto il gruppo. Purtroppo queste band non saranno più in giro a lungo, ma sono grato per la loro musica, e sono sicuro che continueranno a influenzare le band del futuro perché quello che hanno fatto resisterà al tempo.


E' come una specie di eredità lasciata per tutti.
Esattamente. Quando scrivo, qualcosa di quelle band esce sempre fuori: ho imparato da quelle band, è una cosa a livello inconscio, non sei necessariamente in grado di capire che qualche riff o melodia viene da li mentre scrivi. Adesso però ascolto un sacco di altra musica, soprattutto colonne sonore, musica classica, synth pop, colonne sonore Nintendo e Sega dagli anni '80...


So che ami Berserk, ed è anche uno dei miei manga preferiti, sono praticamente cresciuta con quello e con Ken Shiro, altro manga che ami anche tu. Quello che mi chiedevo quindi è: la bestia in nero è l'armatura di Gatsu (il protagonista di Berserk) o è solo un film che mi sono fatta io?
Ci sono due ragioni per il nome: volevo tenere la parola beast anche in questa nuova band, perché sentivo che era un concetto che non avevo ancora finito di esplorare. Gli Iron maiden hanno Eddie, noi la bestia: è una specie di mascotte! Poi si, c'è Berserk: la bestia dell'oscurità, questa specie di demone che Gatsu ha dentro, questo animale. Ho pensato anche al nome Beast of darkness, poi però ho deciso per Beast in black. Anche nel lyric video della canzone Beast in black c'è questa immagine di uno spadaccino in nero e una bestia oscura che si saltano addosso a vicenda: è un riferimento diretto a Berserk.


Se non mi sbaglio anche Die by the blade ha qualche riferimento a Berserk.
Esatto: parla di combattere contro un nemico fisico ma in realtà finisce col parlare della lotta con un demone interiore.


Ho visto un'intervista con Roman Ismailov, l'illustratore del vostro disco, e ha detto che se uno dei fan scopre i riferimenti a Berserk in questo disco e lo fa sapere a lui o a voi qualcosa di bello potrebbe succedere.
Si, in realtà è stata una sua idea e non ho idea di cosa abbia in mente! Qualcuno le ha già trovate e credo che Roman sia già in contatto con loro. Onestamente non ho idea di cosa succederà, dovrò chiederlo a lui.
E' una sorpresa anche per voi.
Si mai sai, le promesse vanno mantenute.


Come sta andando la collaborazione con lui? Ha illustrato anche per i Battle beast se non mi sbaglio.
Si ha lavorato alla cover del primo disco, e ha fatto anche il nostro MySpace, magliette, le cover dei demo. Gli ho chiesto se voleva lavorare con i Beast in black. In realtà avrei voluto che illustrasse lui tutti i lavori dei Battle beast, ma aveva altri progetti a cui doveva stare dietro, e adesso che posso lavorare di nuovo con lui sono molto soddisfatto. Adoro il suo stile, ed è adatto a noi. Quando vedi una cover lo dici subito: questi sono i Beast in black. E' molto simile a un fumetto, e condividiamo l'interesse verso quel tipo di arte, quindi forse è anche per questo che lavoriamo così bene insieme. Inoltre è una gran bella persona, passiamo il tempo insieme anche senza parlare del disco, ci conosciamo da 12 anni, guardiamo alcuni anime insieme.


Adesso sono curiosa: quali sono i tuoi anime preferiti, a parte Berserk?
Si, volevo dire che quello è il mio preferito in assoluto...però amo anche Armitage III, Ken Shiro ovviamente, Bubblegum Crisis, Una tomba per le lucciole, Cyber City Oedo 808.


Una tomba per le lucciole è davvero molto bello.
Credo sia un capolavoro. In genere amo gli anime degli anni '80 e '90, anche se mi metto anche a cercare cose nuove che magari nessuno conosce.


Come ti influenzano tutte queste cose nella composizione?
In realtà mi influenzano più da un punto di vista di testi: a volte le colonne sonore di questi anime mi danno delle buone idee, ma fondamentalmente è tutto a livello lirico. In questo album, per esempio, ho scritto i testi non da solo per la prima volta ma con un amico italiano, Paolo Ribaldini, che vive a Helsinki. E' un altro amante di anime, quindi lavorare con lui è stato divertente. Credo che lo rifaremo.


Devo farti una domanda che tutti odiano, adesso: mi puoi dire i tuoi tre dischi preferiti in assoluto?
Paikiller dei Judas Priest, Kings of metal dei Manowar...e Headless cross dei Black Sabbath.
Mi sa che sei stato il più veloce di tutti a rispondere a questa domanda.
Oh, molto bene (ride).


Ultima domanda: hai qualche consiglio per i ragazzi che iniziano a mettere su una band adesso?
Credo, pensando al mio passato, che la cosa fondamentale sia trovare sempre gioia nella musica, sia che suoniate o scriviate pezzi. Per me era un piacere, ero felice di suonare la chitarra. Magari le prove a volte erano dure, ma godere di quello che si fa è quello che ti da l'energia per fare tutto. La musica è meravigliosa, e devi davvero lavorare duro se vuoi avere successo, ma la cosa fondamentale è che quello che fai ti piaccia davvero.

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