Nightguide intervista i Cara Calma

Nightguide intervista i Cara Calma

Cara Calma hanno presentato Souvenir l'8 marzo 2019: secondo capitolo di un gruppo nato da quattro storie di vita e di musica, diventate una cosa sola per non abbassare mai il volume.
Insieme dai primi giorni del 2017, i Cara Calma sono Gianluca (ex UponThisDawning), Cesare (ex My Breathing Harmony), Fabiano (ex My Breathing Harmony Koen) e Riccardo. Quattro esistenze musicali diverse e distanti: mentre Gianluca calcava importanti palchi statunitensi grazie al contratto discografico con la label californiana FearlessRecords, Cesare e Fabiano erano protagonisti di un interessante progetto post-hardcore spacca muri. 
L'incrocio delle loro strade porta in poco più di un anno al disco d'esordio, co-prodotto da Karim Qqru (The Zen Circus): Sulle Punte Per Sembrare Grandi, uscito per Cloudhead Records / Phonarchia Dischi. 
Questo è quello che ci hanno raccontato in una bellissima intervista a cuore aperto.

Nightguide. I Cara Calma vengono da un anno decisamente frenetico e movimentato. Poco più di un anno fa esordivate con un album che avete definito “nato quasi per caso”, e tra meno di un mese esce il vostro secondo lavoro. Tiriamo un po' le somme di questi  12 mesi. Quali saranno i momenti che più entreranno nei vostri ricordi indelebili e quali i momenti che vi piacerebbe non ci fossero mai stati?
Fabiano: Non rimpiangiamo nulla, nemmeno quella volta in cui abbiamo rischiato la morte su una montagna nel Salernitano, quando il nostro fugone ha cominciato ad andare in retromarcia da solo e stavamo per finire in un dirupo. Di momenti positivamente indelebili fortunatamente ne abbiamo vissuti molti e altrettanto intensi, come l'emozione di suonare lontano da casa e sentire gente cantare a squarciagola sottopalco i nostri pezzi. Ora siamo solo impazienti di scolpire altri ricordi come questo nel nuovo tour che comincerà a brevissimo.
NG. E proprio di ricordi parla il vostro secondo album, “Souvenir”, ricordo appunto in francese. Questo lavoro invece lo avete definito come una lettera a quello che sarete tra 10 o 20 anni? E cosa direste a quelli che eravate 10 anni fa? Che poi sono anche i tanti ragazzi che ascoltano la vostra musica dando peso e valore ai pensieri che esprimete.
Riccardo: Non è certamente una risposta facile. A quelli che eravamo 10 anni fa penso diremmo di rifare tutto nello stesso identico modo, anche a costo di vivere o rivivere periodi tristi e commettere errori a volte imperdonabili, perché ogni esperienza, fantastica o terribile, ci è entrata nelle ossa e ci ha reso quelli che siamo. I nostri testi spesso parlano appunto di esperienze o sensazioni provate nel corso degli anni, una sorta di analisi emotiva del nostro passato e del nostro presente, che diventerà un diario da leggere in futuro, per ricordarci di com'era per noi.

NG. Abbiamo parlato di ricordi come passato e di lettere a voi stessi nel futuro. Come definite il vostro presente invece?
Gianluca: Un mix fantastico di tutto questo. Abbiamo un nuovo disco in uscita, un tour invernale che ci porterà per tutta Italia a promuovere “Souvenir” che è il frutto di quanto abbiamo vissuto lo scorso anno. Stiamo già lavorando con la nostra agenzia Tube Agency al tour estivo e programmando qualche novità per l'inverno. Non ci fermiamo mai.

Rispetto al primo album, da un punto di vista prettamente musicale e tecnico quali sono le differenze che i vostri fan troveranno in queste tracce? Troveranno strane novità o piacevoli conferme?
Cesare: Ci saranno sicuramente delle conferme, lo stile è lo stesso e l'attitudine rock è rimasta ben salda, ma ovviamente alcune differenze ci sono; nel disco c'è più dinamica e un po' più di respiro rispetto al lavoro precedente. Abbiamo dato ancora più spazio d'espressione alla voce di Riccardo che sentiamo rappresentarci pienamente e nella maniera migliore. Ci siamo inoltre focalizzati sullo scrivere nel modo più sincero e spontaneo possibile senza dare un freno alle nostre emozioni.  Crediamo che una delle sfaccettature più interessanti di questo album sia che ad ogni ascolto ci si possa ritrovare in nuovo particolare da scoprire ed analizzare, proprio come un bel quadro o un buon libro che non stancano mai.

Cara Calma - Rodica


NG. Le vostre collaborazioni con altre band del panorama indie rock italiano sono tantissime; dai The Zen Circus, al Management e i Voina proprio in quest album. Ma se poteste scegliere da un catalogo puntando anche all'estero con chi vi piacerebbe lavorare e confrontarvi?

Fabiano: Ascoltiamo musica internazionale da quando abbiamo memoria, e sarebbero veramente troppe le band da elencare con cui ci piacerebbe collaborare o suonare. Su tutte, ultimamente siamo in fissa totale con i Biffy Clyro e i Mumford and Sons. Ma dovessimo fare una scelta di cuore probabilmente andremmo sulle band che ci hanno accompagnato durante gli anni dell'adolescenza, ovvero gruppi dell'ondata punk dei primi 2000, come Sum 41 e Blink 182.

NG. I Cara Calma si incontrano venendo da angoli artistici e geografici molto diversi. Riuscite a identificare un momento preciso senza il quale nulla di tutto questo sarebbe successo? Un po' alla Sliding Doors. Un momento in cui l'Universo si è allineato per farvi incontrare o non incontrare (se l'aveste mancato).
Un momento preciso non è facile da individuare, anche se con ogni probabilità successe tutto nell'estate del 2016.
Io e Fabiano ci conosciamo da 23 anni, appena tredicenni abbiamo condiviso la prima esperienza in una band e tutto ciò che per la musica può essere definito una “prima volta”. All'inizio del 2016 mettemmo in piedi un nuovo progetto, senza sapere di preciso cosa volessimo fare e come volessimo farlo. Dopo pochi mesi decidemmo di registrare qualcosa per pura curiosità ed è stato lì che abbiamo incontrato Cesare, condivideva lo studio di registrazione con il nostro fonico e dal momento in cui ci parlammo, capimmo di aver trovato il nostro chitarrista. Non fosse stato per lui con ogni probabilità non avremmo incontrato nemmeno Gianluca, fu Cesare a suggerircelo, la persona giusta al momento giusto, tutto si è incasellato perfettamente. La cosa buffa è che io (Riccardo) e Cesare abbiamo solo un paio di anni di differenza, abbiamo frequentato lo stesso liceo, entrambi avevamo una band durante il periodo delle superiori e nonostante questo non abbiamo mai avuto l'occasione di incontrarci. Diciamo che l'Universo ha fatto in modo che l'incontro avvenisse solo al momento più adeguato, per non disperdere energie e concentrarle nel progetto giusto.

NG. Cosa rappresenta per voi la Musica in 3 parole e perché proprio quelle?
“Un Misto, grazie” (Per chi non lo sapesse il Pirlo Misto è un tipicissimo aperitivo Bresciano). Perché è da lì che è iniziato tutto, da lì partiamo quando dobbiamo scrivere o suonare e lì torniamo una volta finito.

NG. Ultima domanda: quali sono i 3 album che mai potrebbero mancare nella vostra collezione?
Cesare:
Slipknot - Slipknot
The end of heartache - Killswitch Engage
Define the great line - Underoath. (Certo sceglierne tre è piuttosto difficile, potrei andare avanti per ore ahah)

Fabiano:

The Black Parade - My Chemical Romance
So long, Astoria - The Ataris
Chuck - Sum 41

Riccardo:

Kid A - Radiohead
All killer no filler - Sum 41
Nevermind - Nirvana

Gianluca:

Enema of the state - Blink 182
Pennybridge Pioneers - Millencolin
And out come the wolves - Rancid



Intervista a cura di Luigi Rizzo.
 
 

astarte, cara calma, souvenir

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