Lo scorso 7 giugno è uscito per Epitaph Records il nuovo album dei Plague Vendor, rock band californiana che negli ultimi anni si è fatta notare per il suo sound carico di energia e delle performance impareggiabili. Il progetto si intitola By Night, è stato prodotto da John Congleton (St Vincent, Sharon Van Etten, Chelsea Wolfe) e registrato nei leggendari EastWest Studios (Brian Wilson, Ozzy Osbourne, Iggy Pop). Se non lo avete ancora ascoltato, sappiate che l’idea di base era che suonasse come “una casa che sta cadendo a pezzi ma con delle luci pazzesche”. O almeno questo è quello che voleva Brandon Blaine, il frontman, con cui abbiamo avuto il piacere di scambiare due parole via mail.
NG. Innanzitutto, come vi siete conosciuti e come avete deciso di suonare insieme?
Facevamo tutti parte di band diverse e quando sono finite, noi volevamo continuare a creare. Per cui è stato tutto molto naturale, nulla di forzato.
NG. Sono passati cinque anni dall’uscita del vostro album di debutto, Free to Eat. Come vi sentite adesso, quando lo riascoltate o suonate le vostre prime canzoni?
Sempre bene come quando suoniamo le più recenti, è fantastico.
NG. Avete registrato By Night in un luogo leggendario, gli EastWest Studios. A quali tra i tantissimi artisti famosi che ci hanno registrato siete più legati, musicalmente parlando?
Non ero molto informato sulla storia del posto, prima che ci suonassimo. Ho sentito che ci sono stati Iggy e Sinatra a un certo punto. È pazzesco.
NG. Come sono venute fuori le canzoni?
Ognuna in modo diverso. Dopo una note triste, una felice, dopo una serata divertente o un lunedì, un venerdì. Dopo aver fatto le ore piccole o aver dormito a lungo.
NG. Come vi ha aiutato John Congleton ? Quali indicazioni vi ha dato?
Non mi ha dato indicazioni precise, ma ci siamo capiti al volo. Io stavo provando a superare qualcosa e lui aveva la chiave per farlo. Mi ha dato sicurezza, dovevo solo uscire.
NG. Siete dei grandi performer, oltre che musicisti. Qual è la cosa che amate di più dei concerti?
I concerti sono il motivo per cui suoniamo. Quanto possiamo sudare, sanguinare, trasudare e come possiamo far diventare il pubblico una cosa sola?
NG. Suonate un genere di musica che oggigiorno non riceve l’attenzione che dovrebbe, ma avete dei fan fedeli dalla vostra parte e questo è l’importante. Anche se a volte i fan posso diventare un po’ pazzi. Qual è la cosa più folle che un fan ha fatto per voi?
Io sono ancora sbalordito quando vedo che sanno tutte le parole delle canzoni e le cantano. Quando sono davvero su di giri li faccio salire sul palco e prendere il microfono. Credo sia questa la cosa più folle che gli ho visto fare, ad alcuni di loro. A quel punto non sono più canzoni nostre, le possiedono loro.
NG. Se poteste andare a cena con uno dei vostri idoli, chi scegliereste e perché?
Iggy Pop, Jack White, Bob Dylan, Cedric Bixler e Lee Scratch Perry. Mangeremmo una bella pizza, così tutti ne potrebbero prendere un pezzo.