Benedetta Raina, alessandrina classe 2001, invita tutti a cercare di vivere alla giornata e non prendere troppo sul serio la vita con Davvero, il suo singolo uscito venerdì 13 Dicembre per Noize Hills Records. L'invito di Benedetta Raina è semplice, ma non per questo banale: è una spinta ad accettarsi e dimenticarsi un po' di tutto per vivere meglio ma, a un ascolto più attento, si coglie l'intenzione da parte dell'artista di comunicare una realtà che nasconde molte insidie: la realtà di quei problemi apparentemente lievi che fatichiamo ad ignorare e ci ostacolano. Benedetta Raina ha commentato così il suo singolo: “Nemmeno io so quale sia la vera realtà della canzone. Prendere la vita alla giornata mi è sempre sembrato molto ironico viste tutte le sfide che essa ci pone quotidianamente. Nel dubbio ho deciso di sbattermene!”. Benedetta Raina si colloca nel panorama indie-pop italiano e, fin da piccola, scrive le sue canzoni prima in inglese e poi in italiano. La collaborazione con Noize Hill Records risale alla fine del 2018 e, nel 2019, pubblica il suo singolo di debutto Basta, primo esperimento in italiano. Davvero è in rotazione in radio e sulle piattaforme digitali.





Davvero invita a prendere la vita alla giornata, ma se scavi ci trovi il bisogno di parlare di quei problemi che sembrano piccoli, ma creano ostacoli non indifferenti. Personalmente ho sempre pensato che siano proprio questi problemi, oltre agli eventuali grandi drammi insormontabili, a farti stare male per davvero perché chi hai intorno tende a sottovalutarli. Tu che ne pensi? E poi Hai già qualche feedback per Davvero? Sai come sta andando il pezzo?
Il feedback del pezzo mi ha stupito positivamente, infatti sta continuando a crescere, mentre Basta, il mio primo pezzo è letteralmente esploso all'inizio per poi stabilizzarsi. Davvero sta crescendo sempre di più è sono molto soddisfatta.


Hai iniziato a scrivere testi n inglese, poi sei passata all'italiano. Ti sei sentita più “nuda” a scrivere in una lingua in cui, nel tuo paese, tutti capiscono quello che stai dicendo?
Assolutamente, la mia fase inglese, se così la vogliamo chiamare, era parte di un periodo di pura confusione adolescenziale. Detto proprio terra terra, non avevo le palle di far sapere agli altri ciò che scrivevo, e mi nascondevo dietro lo schermo di una lingua, che tuttavia ancora adesso uso e amo tantissimo. L'inglese infatti fa ancora parte della mia vita di tutti i giorni, spesso parlo più in inglese che altro, ma in italiano i pensieri mi sembrano più puri, sinceri e diretti.


Nel 2019 è uscito Basta, il tuo primo singolo, e ora sei uscita con Davvero. C'è anche un disco in arrivo? Cosa bolle in pentola dalle tue parti?
Ci sono molte canzoni pronte da pubblicare, non vedo l'ora di lavorare ad un progetto più coeso e magari creare un EP o un album. La strada è ancora lunga e credo ci muoveremo con i singoli ancora per un po' ma il materiale è tanto quindi si vedrà...


Domanda odiosa, lo so: quali sono i tuoi tre dischi preferiti in assoluto?
Parlerei per ore, ma cercherò di mantenermi sull'essenziale. “Vessel” dei Twenty one pilots mi ha cambiato la vita. “In Utero” dei Nirvana l'ho ascoltato fino all'esasperazione e anche se ne vorrei nominare tanti altri devo per forza riconoscere l'ossessione che ho per Billie Eilish e il suo album “When We All Fall Asleep Where Do We Go?”.