Nightguide intervista i Leda

Nightguide intervista i Leda


I Leda sono Enrico Vitali, Serena Abirami, Fabrizio Baioni e Mirko Fermani: da anni attivi nel mondo della musica underground e cantautoriale, hanno deciso di unirsi nel nome dell'overdrive, trip rock, new wave e alternative unendo una voce di velluto a suoni densi di carta vetrata. Nel 2018 hanno registrato le canzoni che troverete in Memorie dal futuro, il disco in uscita il 12 Aprile negli store digitali e in copia fisica, presso l'Indipendente Recording Studio di Matelica con il fonico Nicola Giorgetti. Nel disco figura anche la partecipazione di Marino Severini, voce dei Gang.
Ho continuato è il primo video tratto da questo album, mentre adesso arriva Pulviscolo, il nuovo singolo.


 


Pulviscolo e in generale il vostro Disco, Memorie dal futuro, hanno un retrogusto apocalittico. E' solo una mia impressione?
No, non è solo una tua impressione. I tempi che viviamo sono oggettivamente difficili dal punto di vista sociale, umano, climatico e politico. A volte si ha la percezione di essere tornati indietro di tantissimi anni e questo inevitabilmente va ad influenzare la scrittura. Quindi sicuramente c'è un retrogusto apocalittico, ma non troppo pensato,diremmo più condizionato indirettamente dal momento storico.


Visto che ne parliamo: il futuro viene dipinto a tinte sempre più fosche, fra cambiamento climatico, nuovi sovranismi, guerre. Credete che la musica abbia il potere di cambiare qualcosa?
Sì lo crediamo. Spesso leggiamo o ci sentiamo dire che la musica dovrebbe star fuori da certi temi, ma per noi non è affatto così. Con la musica si muovono le masse e se si lancia il giusto messaggio c'è la possibilità concreta che questo arrivi. Non a caso spesso la musica e la cultura in generale, fanno paura ai nuovi sovranisti, a chi cerca quotidianamente di deviare i problemi di una nazione prendendosela con i più deboli. Siamo fermamente convinti che ogni musicista è parte politica attiva del Paese in cui suona e tutti dovrebbero prendere una posizione. Spesso invece ci troviamo a discutere con colleghi che pensano che musica e politica siano due cose separate o che lo sia anche solo cercare di far arrivare un messaggio. Per noi è profondamente sbagliato: non significa fare propaganda, ma non avere paura di esporsi. Di esempi da parte di big che la pensano così, ce ne sono tanti: uno su tutti? Patti Smith.


Pulviscolo è un bel pezzo elettrico, rumoroso. C'è chi continua a dire che il rock è morto, e le nuove rockstar fanno trap e rap. Cosa ne pensate?
Ogni tanto si dice che il Rock sia morto, è una frase ciclica nella storia della musica. Negli anni '80 i produttori di chitarre elettriche pensavano che nel futuro si sarebbero prodotti solo sintetizzatori e, per fortuna, non è stato così. Anche le nuove rockstar che fanno trap e rap in alcuni casi hanno inserito chitarre importanti nelle loro produzioni. In questi anni è un genere che in Italia va meno tra i giovanissimi, ma basta aprire un qualsiasi canale radio statunitense o inglese per capire che dall'altra parte del mondo le due cose convivono benissimo. Qui si tende a seguire le mode del momento, che ora sono i diktat dell'industria discografica, ormai in crisi e che, non avendo soldi da investire, punta maggiormente su chi fa visualizzazioni ed ascolti. Ti assicuriamo che c'è un sottosuolo vivo, vegeto e pulsante che aspetta solo di avere maggiore visibilità anche nell'ambito più alternative rock. Che poi le etichette neanche ci piacciono troppo... il Rock è un'attitudine, è un modo di essere e può essere Rock anche chi fa un live elettronico senza strumenti convenzionali. Quindi per noi vale la frase di Neil Young: "Rock'n'Roll will never die".


Come è nata la collaborazione con il cantante dei Gang, Marino Severini?
Serena ha conosciuto Marino in occasione di un evento di beneficenza organizzato dalla Comunità di Bolina di Treia (MC) iin cui erano entrambi ospiti. Inoltre, con Marino sia lei che Enrico che Fabrizio avevano avuto a che fare in passato: i primi due perchè avevano solcato lo stesso palco qualche anno prima in un evento antirazzista a Fermo e Fabrizio perchè con la sua band Drunken Butterfly aveva aperto i concerti della Gang diverse volte. Oltre che tutti abbiamo amicizie in comune. Marino è una persona immensa, di una cultura vastissima e una capacità di ascolto sopra la media. E' una sorta di punto di riferimento umano e professionale per noi.


Nel video di Pulviscolo giocate parecchio sul vedo/non vedo. In un momento in cui sembra che tutti abbiano bisogno di spalmarsi su uno schermo e brillare di luce riflessa sembra una cosa rivoluzionaria. Come mai questa scelta stilistica?
La scelta è stata opera della Caos Crew, a cui abbiamo dato carta bianca nella sceneggiatura affidandoci alla loro visione in linea con la nostra. In un momento in cui tutto deve essere il più possibile visibile, ci piace l'idea delle ombre, di un'atmosfera indefinita e fascinazione, che da' largo spazio all'immaginazione portata dalla musica stessa. Tutto questo, almeno, fino a tre quarti del video (ma non vogliamo spoilerare).


C'è un tour per Memorie dal futuro? Dove lo porterete in giro?
Si e dato che non sappiamo la data di uscita dell'intervista, invitiamo chi ne ha voglia, di seguirci nelle pagina fb ed instagram “ledaltrock” aggiornate con le nuove date. 

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