Nightguide intervista i FIGè DE MAR

Nightguide intervista i FIGè DE MAR

I Figé De Mar nascono a La Spezia nel 2012 da un'idea del chitarrista Nikolò Del Sole. Nel giro di un anno si aggiungono man mano gli altri componenti: Matteo Basile (batteria), Matteo De Martino (chitarra acustica), Davide Lucchi (tastiera) e Lorenzo Traggiai (voce).
Il gruppo nasce e si sviluppa attorno alla passione comune per la musica cantautorale italiana di De André, Guccini, De Gregori, ma anche il folk rock di Nomadi e Modena City Ramblers.
Tra il 2015 e il 2016 aprono i concerti di Tony Esposito, i Rockets, Johnson Righeira, per la manifestazione “Follo in musica”.
Nel luglio 2016 il cantante Lorenzo riceve il Premio Lunezia nella sezione “Nuove proposte - Autori di testo” (terzo posto) e nello stesso anno pubblicano il loro primo singolo, “La città”, mentre il 2017 vedrà l'uscita di un secondo videoclip, “Boulevard”, che aprirà al lancio del loro primo EP: “Come un navigante”.
Nightguide li ha intervistati per voi.
 
Raccontateci la genesi di “BOULEVARD” e i riflessi presenti nel videoclip.
Boulevard è un brano rock dal sapore vintage (anni 60/70) che racconta la storia di un'avventura d'amore sullo scenario di un lungomare pieno di luci, neon e attrazioni: un mondo apparentemente magico, che però nasconde il rovescio della medaglia. Il concetto di fondo è di stare attenti a cosa e quanto si sogna, perché oggi ti fanno pagare le conseguenze con gli interessi.
Il video racconta una storia diversa: due produttori (interpretati nel video da Lorenzo e Nicolò) cercano un/una cantante per un brano appena prodotto e incaricano la loro segretaria di imbastire dei provini: tra tanti disastri viene scelto un ragazzo, che però ancora non convince i due produttori. La sera stessa la segretaria, disperata, si butta in un locale a bere qualcosa e lì scova una ragazza talentuosa che sta suonando alcuni pezzi al piano. La ragazza viene presentata ai produttori e viene fatta cantare assieme al ragazzo, nell'entusiasmo generale.
 
Il video è stato girato da Giulio Bellettini, esclusivamente in interni: un teatro, un centro culturale, una sala prove e un locale, tutti a La Spezia, la vostra città. Come sentite si viva il rock da voi?
Il rock in Italia al momento soffre, soffre un po' dappertutto. Da noi forse soffre un po' meno grazie ad una scena locale che coltiva il rock nei suoi diversi filoni e nelle sue diverse influenze: cantautorale nel nostro caso, ma anche prog, punk, pop, blues... 
 
Lorenzo Traggiai, il vostro frontman, è stato finalista al “PREMIO LUNEZIA”: che tipo di esperienza è stata?
Te lo facciamo dire direttamente da lui: “il Lunezia è stato per me come un parco giochi. Ritrovarmi lì, io, in mezzo a tutti quegli artisti importanti, per una mia opera, è stata un'esperienza quasi surreale. Ho ricevuto complimenti e conosciuto persone nuove, tra cui la mia attuale ragazza. Un sogno”
 
In  “Boulevard” dite che oggi tutto ha un prezzo, anche i sogni: come fate a far sopravvivere il vostro di sogno?
Cerchiamo di andare avanti facendo del nostro meglio, attraverso l'impegno, la coesione, la passione per la musica. Cerchiamo di essere il più possibile noi stessi e di concentrarci sulla sostanza: la musica.

 
E a proposito di sogni, ci sono palchi che sognate solcare o artisti con cui sognate di collaborare?
Beh, sai, parlando in termini di grandi sogni, sarebbe bello collaborare con i nostri artisti preferiti: i Nomadi, i Modena City Ramblers, De Gregori, Guccini (qui siamo all'utopia, perché Guccini ha smesso di fare musica cinque anni fa, come Fossati, altro grande della musica italiana).
Per quanto riguarda i palchi, come ogni band anche noi sogniamo di arrivare ai grandi stage. Però quando si suona, che sia uno stadio o un piccolo bar, che siano 100mila persone o una sola (o nessuno), alla fine ciò che conta è dare il 100%
 
Nel pezzo da voi recentemente pubblicato c'è una mistione di rock e ritmiche Motown, con un solido strato di chitarre, cori retrò e un pianoforte dalle influenze jazz: quali sono gli artisti che ascoltate prima e durante le composizioni?
Non abbiamo playlist apposite per ispirarci, alla fine l'ispirazione ci può arrivare anche da un film che abbiamo visto in quel momento o uno spettacolo o altre cose...oppure l'influenza può arrivarci dal passato, dal ricordo di un disco sentito 5 anni prima, ad esempio. Diciamo che nel momento in cui noi andiamo a scrivere, comporre o arrangiare, tutta la nostra vita ci può influenzare.
 
Che cosa ci dobbiamo aspettare dall'ep “Come un navigante”?
Cinque storie. A noi piace raccontare storie, poi attraverso quelle viene fuori la nostra visione delle cose, quello sì, ma prima di tutto noi ci auguriamo che queste storie vi appassionino, vi ispirino, vi divertano e che vi rimanga dentro anche solo una piccola parte di questi cinque brani.
 
Suonerete quest'estate?
Sì, diciamo che a partire da Aprile abbiamo inaugurato una nuova serie di concerti: l'ultima data di Luglio sarà martedì 25 a Bologna al Dynamo, poi ci sarà il 3 agosto a Pugliola (vicino Lerici), poi Viareggio, il 5 agosto (al locale Ngochi Beach Food), poi la festa di Ferragosto in piazza a Pontremoli (MS) e il 2 settembre suoneremo nella nostra città ad un evento benefico. Altre date in arrivo!
 
 
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fige de mar, interviste

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