NIGHTGUIDE INTERVISTA JOHN GIBBONS

NIGHTGUIDE INTERVISTA JOHN GIBBONS

A pochi giorni dall'uscita del suo ultimo singolo - “Sunglasses In The Rain” uscito il 20 ottobre - abbiamo incontrato John Gibbons. John nasce come cantante di una band, ma da Dj ha scalato velocemente tutte le classifiche con appena 3 hits. Special guest dei tour di artisti del calibro di Justin Bieber, Tiesto, Calvin Harris e David Guetta, si appresta ora a lanciare un tour mondiale come headliner.
Noi crediamo che ne sentiremo parlare molto nel prossimo futuro e abbiamo voluto farvelo conoscere.

NG. John, è davvero un piacere avere l'opportunità di fare quattro chiacchiere con te. Recentemente è uscito il tuo nuovo singolo “Sunglasses In The Rain” ft. Ai. Prima di tutto raccontaci qualcosa in più su di te. Chi è John Gibbons?
JG. È un piacere anche per me. Domanda molto interessante, non molte persone possono dire di conoscersi per davvero e per me questo significa un viaggio di scoperta lungo una vita, ma al momento posso dirti che John Gibbons è un cosciente punto di attenzione che sta sperimentando la terza dimensione del nostro multi verso olografico! Quindi come potrei tradurti questo nella mia vita da DJ? Mi piace connettermi con le persone attraverso la mia musica e portare divertimento, energia e potenza all'interno dell'esperienza di chi mi ascolta, che sia in radio, tv, online o ad un mio live.

Sunglasses In The Rain


NG. Tu vieni da una serie di grandi hits. Come pensi stia andando la tua carriera?

JG. Sono molto contento di come stanno andando le cose. Finalmente ho la possibilità di suonare al mia musica per un pubblico ricettivo e in continua espansione. Sono incredibilmente eccitato per il fatto che i miei singoli vengano accolti così bene e per cosa a questo punto può riservarvi il futuro date le molte opportunità che continuano a presentarsi in ogni momento. È meraviglioso e incredibilmente gratificante avere la possibilità di condividere questo viaggio con tutti voi.
 
NG. Ti spaventa tutta questa fama così improvvisa?
JG. No, affatto. Io vedo questo successo con un riconoscimento dell'impegno che metto nella musica che faccio, quindi la vedo come una cosa positiva. Adoro incontrare e parlare con i fan prima e dopo i miei show ed è bellissimo vedere come così tante persone si divertono e sono felici grazie alla mia musica.

NG. Con il tuo singolo “P.Y.T. - Pretty Little Thing” hai deciso di usare le parti vocali dell'omonimo pezzo del Re, Michael Jackson. Come mai questa scelta?
JG. Michael Jackson è in assoluto uno dei miei artisti favoriti di tutti i tempi e ancora oggi, come me, moltissime persone continuano ad ascoltarlo ogni giorno. Nonostante ci siano già moltissimi remix delle sue canzone, nel panorama mainstream non mi sembra di averne mai ascoltato uno che rendesse giustizia a Michael e volevo davvero quello che finalmente avrebbe fatto questo pezzo. Ho scelto P.Y.T perché l'ho ritenuto il pezzo che più di tutti poteva combinare le sue impressionanti doti vocali con la mia musica e sono orgoglioso che, a quanto sembra, molte persone la pensano come me.

“P.Y.T. - Pretty Little Thing”



NG. Ci sono artisti o band recenti con i quali ti piacerebbe collaborare?
LG. The Weeknd. Sono un suo grandissimo fan e penso che vocalmente si sposi talmente tanto bene con la musica che faccio, che un nostro pezzo sarebbe indubbiamente il pezzo forte dei nostri live - FACCIAMOLO ABEL!
Mi piace anche moltissimo Sam Smith e, dal punto di vista della dance music, penso che una collaborazione John Gibbons/Calvin Harris sarebbe pazzesca - forse potremmo mettere Stormzy con voce per un pezzo del genere!
 
NG. Cos'è per te la musica in 3 parole e perchè?
JG. Divertimento, energia e potenza. Divertimento perché penso che divertirsi sia la vera essenza del nostro esistere su questo pianeta; divertirsi ci permette di usare la nostra immaginazione, creare e arrivare ad un livello più alto di coscienza. Energia perché è come catturare la forza stessa dell'universo che attraverso la musica ci connette tutti. E infine Potenza perché solo quando finalmente realizzi la profondità della tua forza cominci ad utilizzarla in modo positivo raggiungendo il massimo delle tue possibilità.
 
NG. E adesso cosa ti aspetta nel tuo future? Verrai in Italia?
JG. Sono davvero contento per l'uscita di “Sunglasses In The Rain”. La risposta è stata immediata e incredibile in tutto il mondo, quindi non vedo l'ora di partire per un tour che mi porterà in giro per il Regno Unito, l'Europa e l'Australia molto presto. Sono stato in Italia un paio di volte e amo davvero il vostro cibo, la vostra cultura e soprattutto la gente, quindi spero di venirvi a trovare presto!
E poi sicuramente ci sarà ancora molta musica che uscirà nei prossimi mesi.
 
NG. Ultima domanda prima di salutarci. Raccontaci 3 album che mai potrebbero mancare nella tua collezione.
JG. First up is “Oasis - Definitely Maybe”. Questo è stato l'album che per primo mi ha ispirato ad esibirmi musicalmente, anche se a quell tempo ero il cantante di una band e non un DJ! I fratelli Gallagher hanno rappresentato per me la personificazione di quel tipo di ribellione “cool” che poteva impressionare un giovanissimo me e l'album in questione mi ha fatto conoscere gli Oasis che quindi sono diventati, e ancora sono, la mia band favorita. Ancora li ascolto regolarmente.
Next is “Prodigy's - Fat Of The Land”. Avevo già scoperto la dance music quando quest'album uscì e rimasi senza parole la prima volta che lo ascoltai perchè mi fece capire che la musica elettronica poteva essere molto di più che semplice “rave”. Fu la prima volta che mi resi conto di come generi diversi di musica e svariate sottoculture si possono fondere per creare qualcosa di nuovo e incredibilmente eccitante. Questo album è un capolavoro.
“Ludovico Einaudi - In A Time Lapse” è la mia ultima scelta. Ho scoperto Ludovico durante l'ultimo anno e, mentre prima non ero mai stato un grande fan della musica classica, quando ho ascoltato quest'album ho avuto la stessa sensazione che mi aveva suscitato quello dei Prodigy. È emozionante, trascendenziale e definisce un nuovo genere. Qualcuno potrebbe chiamarlo di genere neo-classico. Spettacolare!
 

Intervista a cura di Luigi Rizzo.
 

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