Nightguide intervista Giulio Casale

Nightguide intervista Giulio Casale

E' uscito venerdì 1 dicembre il nuovo EP di Giulio Casale, "Cinque Anni".
Si tratta della prima pubblicazione discografica ufficiale dopo cinque anni di assenza per uno dei personaggi chiave della scena alternative italiana: leader degli Estra, poeta, interprete, scrittore pluripremiato. "Cinque Anni” EP rappresenta una nuova e significativa tappa di un percorso di rinascita che ha visto la pubblicazione periodica di brani inediti (dapprima in anteprima sul FattoQuotidiano.it in versione studio, e poi in versione #NOFILTER (acustica) su Rockol.it) e a cui si aggiunge il brano inedito “Scolorando Bice”.
Lo abbiamo intervistato.
Carissimo Giulio, come nasceCINQUE ANNI”?
Nasce proprio lungo l'ultimo lustro, tanto lavoro di scrittura e ascolto di questo nostro tempo, anche se poi ho scelto di pubblicare solo le ultimissime canzoni composte e prodotte.
Quale dei 5 brani rappresenta meglio la tua rinascita?
Rinascita mi pare esagerato, ma mi piace.. Direi “resto io”, perché la sento potenzialmente universale: chi non potrebbe dirsi “nonostante tutto - tutto quello che non va, tutto quello che non capisco più - alla fine resto io”. Cambiare, crescere, dubitare anche e tuttavia permanere sé: sarebbe qualcosa. Ma è già la musica a dire molto, per fortuna.



Il disco arriva cinque anni da “Le canzoni del torto”. Quali sono i punti in comune e quelli che li rendono distanti?
Alla base c'è la stessa pretesa di forte contaminazione, di sperimentare dentro all'estetica del rock e della canzone. Lì c'era Giovanni Ferrario in regia e qui Lorenzo Tomio, ed è innanzitutto questo a cambiare completamente il piano. Poi io stesso ho cercato a livello di scrittura di andare oltre, di non ripetermi, di esplorare ancora nuovi territori.
Come saranno i live di presentazione?
Non lo so ancora, anche perché non sarà facile restituire questo suono dal vivo. Ci lavoreremo su.




Hai fatto parte della storia dell'alternative italiano con gli Estra: quali i ricordi più belli con la band?
Tanti. Aver fatto parte di quella scena, di quel momento felice per la musica “diversa” italiana basterebbe già, direi a livello collettivo. Poi i concerti d'addio con la reunion di 2/3 anni fa sono stati esaltanti, davvero gratificanti.



Il disco che avresti voluto scrivere?
Domandona..visto che il mio titolo cita volutamente Bowie oggi ti dico Hunky Dory..
Che ne pensi dei talent e degli emergenti che li usano come mezzo per cercare visibilità?
Che i mezzi prefigurano i fini.
Parlaci dei tuoi prossimi progetti.
Ne ho ancora tanti, anche teatral-musicali. Se volete ne parleremo, volta per volta. Grazie.


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cinque anni, giulio casale, nuovo disco

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