NIGHTGUIDE INTERVISTA ZIBBA

NIGHTGUIDE INTERVISTA ZIBBA

Il cantautore ligure ZIBBA ha pubblicato lo scorso 2 Febbraio il nuovo disco ''Le Cose'' con la neonata etichetta Platonica. L'album contiene dodici brani, molti dei quali nati da collaborazioni con artisti di primo piano provenienti da realtà musicali diverse e distanti, ma che Zibba ha saputo avvicinare esaltando ogni loro sfumatura: in ordine di apparizione Elodie, Erica Mou, Chantal, David Blank, Alex Britti, Marco Masini e Diego Esposito.
''Le Cose'' è un album concepito e cresciuto nel tempo, passando attraverso diverse fasi produttive tra la Liguria e Milano. La produzione è stata curata in prima persona da Zibba, assistito da Simone Sproccati: la scrupolosa ricerca sonora ha permesso di cucire intorno alle voci dei tanti artisti che compaiono nel disco la giusta atmosfera.
Lo abbiamo intervistato.

Il 2 febbraio è stato pubblicato con una nuovissima etichetta il tuo nuovo disco, 'Le Cose'': che processo creativo c'è stato e come mai hai scelto questa label?
 
'Le Cose'' è un disco che raccoglie due anni di canzoni ed un sacco di idee differenti: è nato in un modo, si è sviluppato pian piano nel tempo e si è trasformato anche grazie alle persone che hanno collaborato con me nella sua realizzazione. Ci sono canzoni che sono state scritte qualche anno fa e canzoni più recenti, alcune addirittura scritte negli scorsi mesi; è un album per me molto importante soprattutto perché l'ho prodotto da zero, essendo stato il producer di ogni singolo brano, di cui ho studiato e scelto ogni singolo suono, come se fosse stato il lavoro di qualcun altro. Questo mi ha insegnato un modo diverso di fare musica e di farla per me stesso e di valutare me stesso come artista. Ho scelto ''Platonica'' perché è un'etichetta neonata che si propone di fare come le etichette di una volta, ovvero di prendere gli artisti di indubbio talento e di provare a dar loro una mano a ''salire'': mi sembrava perciò bello uscire con loro e in qualche modo dare il mio supporto a questa etichetta, con la quale - tra l'altro - collaboro. È una bella realtà nella musica italiana, non solo nell'underground.

 
Il disco è costellato da featuring: Marco Masini, Alex Britti, Erica Mou, Elodie ed altri. Vuoi raccontarci come sono nati questi incontri?
Il disco in partenza era nato per non avere featuring, visto che in passato ho avuto sempre molti ospiti; ma col passare del tempo è nata la necessità di avere altre voci, che avrebbero potuto far funzionare meglio molti brani. La canzone in cui compare Elodie è nel cassetto da molto tempo, l'abbiamo provinata subito dopo averla scritta ed era rimasta in sospeso ma pronta per un album. Ci abbiamo poi rimesso mano assieme a Mace, che ne ha scritto la musica e l'ha prodotta ed il risultato ci è piaciuto. Fila liscia, non ha pretese, è il risultato della voglia che avevamo di cantare insieme qualcosa che ci piacesse.




 
Nella tua band è arrivato un ex Afterhours, Dario Ciffo. Come è successo?
È successo perché nella vita - come è capitato con Elodie - ci si trova con persone con cui ci si vuole subito bene: Dario è un artista che stimo da tanto tempo. Sono stato un grande fan dei suoi Lombroso, molto più di quanto non sia stato fan degli Afterhours, forse anche per questioni generazionali. I Lombroso li ho vissuti come una straordinaria rivoluzione quindi l'opportunità di poter scrivere con lui una canzone - proprio per il prossimo album di Elodie - è stata l'occasione per reincontrarci dopo un po' di anni e di decidere di collaborare. Ora partiremo assieme in tour, fianco a fianco.

 
 
 
Il primo marzo parte il tour dall'Alcatraz di Milano: come sarà?
Il primo marzo saremo all'Alcatraz di Milano, il 17 al Monk di Roma e proseguiremo con una serie di date fino alla fine dell'estate. Questo sarà un tour con la band dove ci sarà tanto lavoro sul palco, ove porteremo un po' di campionatori ed un po' di cose utili ad avvicinarci al suono che abbiamo ed ho voluto per questo disco. Ciò senza dimenticare però il divertimento che ci può dare l'atmosfera un pochino più rock donata dalla presenza della band, come deve essere dal vivo, appunto.

 
 
 
Cosa hai ascoltato durante la composizione del disco?
Ho ascoltato tutta la musica possibile perché penso sia un momento fortissimo, anche a livello emotivo per quanto mi riguarda, perché anche andando a caso su spotify o random su youtube è facile raggiungere artisti che, magari anche nonostante pochissime visualizzazioni, hanno realizzato perle e canzoni meravigliose, traducendo qualcosa che magari viaggiava anche nelle altrui menti. Sono stati anni di grande ascolto e non ho smesso: poter scoprire ogni giorno una canzone nuova, sconosciuta ai più ma che ti resta dentro, crea dipendenza.

 
 
I 3 dischi per te essenziali?
È una domanda complicata ma sicuramente i miei dischi fondamentali sono quelli che mi hanno formato, quindi:
''Moondance'' di Van Morrison, forse il lato A più bello della storia della musica
''Astral weeks'' sempre di Van Morrison, che fu il suo primo disco
''Heartattack and Vine'' di Tom Waits

 
 
 
C'è un altro artista - italiano o straniero - con cui vorresti collaborare?
A dire il vero negli ultimi anni sono stato molto fortunato, ho collaborato praticamente con chiunque e mi son tolto quasi tutte le soddisfazioni che volevo togliermi e me ne toglierò tantissime altre. Mi piacerebbe collaborare con chi in Italia sta facendo la musica che ascolto tutti i giorni, come Frah Quintale.

 
 
Prossimi progetti?
Come produttore sto portando avanti tantissimi artisti: nel 2018 anche con Platonica pubblicheremo una serie di lavori nuovi. Continuerò a lavorare con i Seawards, che stanno andando molto forte e poi ci saranno molte novità che si intersecheranno al tour. Sono molto felice di avere questo nuovo ruolo nella musica, visto che a 40 anni posso dedicarmi liberamente a qualcuno che ne ha 20 ed ha qualcosa di nuovo da dire.



 

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