Home Festival 2018, DAY 4 100% MADE IN ITALY

Home Festival 2018, DAY 4 100% MADE IN ITALY


La nona edizione dell'Home Festival si è conclusa ieri domenica 2 Settembre ma noi abbiamo ancora tante cose da raccontarvi su questa bellissima esperienza. 
 
Dedicato alle famiglie e alla musica 100% Made in Italy, il day 4 dell'Home Festival 2018 ha mostrato il meglio delle scena contemporanea italiana. Non solo musica in questa domenica di settembre, l'area ex Dogana si è infatti colorata di mille sfumature grazie all'Holi festival, ispirato alla sgargiante tradizione indiana. L'intrattenimento non è mai mancato, circensi e bande di artisti strada hanno divertito i più piccoli tra un concerto e l'altro.
Sui palchi abbiamo visto alternarsi tanti artisti già entrati nel cuore degli italiani ma anche tante facce nuove. Nel pomeriggio ci siamo recati al palco Sun68 dove abbiamo assistito a un divertente concerto degli Eugenio in via di gioia, giovani torinesi dai testi ironici ma attenti dei quali siamo sicuri continueremo a sentire parlare. Dimenticabili invece le esibizioni dei due rapper Gionnyscandal e Mr Rain sul Clipper Stage, sarebbe forse stato meglio uno scambio di palchi con gli artisti del Sun68 stage. Proprio su questo palco ha dato spettacolo Motta che con una sferzata di arroganza livornese ha proposto in meno di un'ora una scaletta convincente con canzoni come “La fine dei vent'anni” e “La nostra ultima canzone” che hanno fatto cantare il publico raccolto sotto il tendone circense. 
Grande parentesi al femminile grazie alle esibizioni della bassanese Francesca Michielin, Maria Antonietta e Joan Thiele. La sempre sicura e piacevole Michielin ha concluso a Treviso il suo tour estivo, preparando il pubblico all'esibizione dello Stato Sociale. Reduci dal successo di Sanremo, la band bolognese ha dimostrato al pubblico di Treviso il grande salto di qualità da loro raggiunto negli ultimi anni. Lo Stato Sociale hanno realizzato di non essere più una band indie ma di essere un gruppo popolare pronto ad accogliere il futuro senza rinnegare il passato. Dimostrandosi sempre i soliti ragazzi attenti a ciò che accade intorno a loro, il gruppo ha mandato un messaggio di accoglienza e fratellanza, contro le forze d'odio che ultimamente si stanno muovendo nel nostro paese. Altra lodevole scelta è stata quella di condividere il palco con i volontari dell'associazione Dilis che hanno tradotto in diretta i testi delle loro canzoni nel linguaggio dei segni. 
 
Ma un nome su tutti ha per noi rischiato di oscurare le esibizioni di tutti gli altri ospiti, Caparezza, artista italiano dell'anno, ha concluso il suo prisoner 709 tour nell'ultima, affollatissima data di Treviso. Che ormai il nome del rapper pugliese sia sinonimo di sicurezza lo dimostrano le 20 date sold out del suo ultimo tour ma per rendersi conto della sensibilità e della simpatia dell'uomo che sta dietro al nome di Caparezza bisogna godersi un suo live. Il rapper ha concluso il suo tour con una scaletta dalle chicche inaspettate, prima tra tutte “Argenti vive” messa in scena con l'aiuto di una scenografia “infernale” che ha mostrato Dante alle prese con il Cerbero. Tanti album, canzoni e scenografie sono state proposte in più di due ore di concerto, passando dalla taranta di “Vieni a ballare in Puglia”, al hip hop di “Fuori dal tunnel” arrivando al rock più duro con “Dalla parte del toro”. Con un'attenzione ammirevole verso il suo professionalissimo staff, chiamato a godersi i numerosi applausi e verso le tematiche purtroppo sempre attuali del suo testo “Vengo dalla luna” (“vorrei che arrivasse il giorno in cui non dovrò più inserire questa canzone nella scaletta” dice il cantante), Caparezza si dimostra un artista eccezionale che ha ancora tanto da insegnare.
 
Dopo tanta pioggia, spritz, corse tra un palco e l'altro e più di cento artisti ascoltati possiamo così salutare quella che per quattro giorni è stata la nostra casa. L'Home Festival va in vacanza ma con nuove idee già in serbo per noi, perché la musica non si può mai mettere in pausa. 
 
 
Ringraziamo gli organizzatori, l'ufficio stampa e tutto l'Home festival per l'accoglienza e la disponibilità.
Gallery e articolo di Camilla Colombo.

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