Al cinema: 'Red Eye' un thriller ad alta quota!

Al cinema: 'Red Eye' un thriller ad alta quota!

[testo rosso> Trama [/testo>
[img src=/data/rubriche/zn6chvo0a2o39q2dhylj.jpg alt=Immagine align=sx> Lisa Reisert non ama viaggiare in aereo. Il volo notturno verso Miami le darà ragione del suo terrore. Salita a bordo, Lisa scopre di essere a fianco di Jackson, l'affascinante uomo con cui ha condiviso un drink e piacevoli chiacchiere presso il terminal dell'aeroporto. Ma subito dopo il decollo, Jackson rivela all'ignara Lisa la vera ragione per cui si trova sull'aereo: è in missione per uccidere il vice segretario alla sicurezza interna. Lisa rappresenta la chiave per il successo dell'operazione è la pedina necessaria perché il complotto abbia luogo. Se si rifiuta di cooperare, suo padre verrà ucciso da un killer che attende la chiamata di Jackson. Intrappolata nell'aereo, Lisa è prigioniera e non può chiedere aiuto senza mettere in pericolo la propria vita, quella di suo padre e quella dei passeggeri. La ragazza ha un unico scopo cercare disperatamente il modo di fermare il suo spietato carceriere e sventare il malefico piano.
[testo rosso> Location Claustrofobica [/testo>
[img src=/data/rubriche/vj8bwz9x3kwmwvfvjop4.jpg alt=Immagine align=dx> Gran parte del film si svolge in aereo. Esiste, soprattutto oggi dati gli accadimenti recenti, un luogo in grado di sprigionare più tensione e ansia? Probabilmente no. E questo lo sapevano bene il regista e lo scenografo della pellicola che hanno deciso di ambientare gran parte di Red Eye in un aeroplano a grandezza naturale di viso in sezioni per rendere più agevoli le riprese. In più Wes Craven a il suo direttore della fotografia, Robert Yeoman, hanno usato diversi movimenti della macchina da presa per rendere più intenso il senso di intrappolamento di Lisa. Inutile sottolineare inoltre che quando si fanno riprese in un aereo, sebbene finto, le difficoltà sono tante. Tanto per cominciare si è reso necessario trovare un gruppo di 80 comparse che indossassero gli stessi vestiti e stessero sedurte negli stessi posti dalla mattina alla sera. "Ciò ha permesso", racconta Craven, "di conoscerci tutti molto bene. Si sono formate delle vere amicizie: da una parte c'era un gruppo che giocava a poker e c'è stata anche una coppia che ha celebrato il suo venticinquesimo anniversario di matrimonio mentre facevamo le riprese. Insomma, siamo diventati una grande famiglia".
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