21 Grammi

21 Grammi

Titolo originale: 21 Grams
Nazione: Usa
Anno: 2003
Genere: Drammatico
Durata: 125'
Regia: Alejandro González Iñárritu
Sito ufficiale: www.21-grams.com
Sito italiano: www.bimfilm.com/21grammi
Cast: Sean Penn, Benicio Del Toro, Naomi Watts, Clea DuVall, Danny Huston, Marc Musso, David Chattam
Produzione: Alejandro González Iñárritu, Ted Hope, Robert Salerno
Trama:
Le storie di tre persone si intrecciano per caso, dando origine al nuovo film di Alejandro Gonzalez Inarritu.
Paul ha bisogno di un cuore nuovo, nel frattempo la moglie Mary è decisa ad avere ad ogni costo un figlio da lui.
Jack è un o sbandato che ha messo la testa a posto anche grazie ad un nuovo infervoramento religioso, che la moglie Marianne non capisce, ma accetta pur di avere suo marito di nuovo in casa anziché in prigione.
Christina ha una tipica "famiglia felice americana", ma a causa di un incidente, che le porta via il marito e le due bambine, si ritrova nell'abisso della disperazione e della droga da cui era riuscita a fuggire in gioventù.
Cosa unisce tutti questi personaggi? Beh, se il cuore nuovo di Paul è quello del marito di Christina morto nell'incidente stradale causato da Jack...
Ognuno di questi personaggi dovrà fare i conti con la nuova vita che l'attende dopo i drammatici eventi.
Commento:
Avevo iniziato a vedere questo film ma dopo esattamente 14.06 minuti ho capito che era più pesante della corazzata kotionki. Quindi la recensione è di Valerio Salvi che ammiro tantissimo per essere riuscito nell'impresa.
Il film francamente è costantemente pervaso da una sensazione di dejà vu a causa di un plot che non brilla certo per originalità. D'altro canto è impossibile non ascrivere ad Inarritu il merito di aver girato, e montato, una pellicola tecnicamente bellissima. Al di la della narrazione frammentata, che all'inizio risulta decisamente spiazzante per lo spettatore, i diversi stili di fotografia aiutano ad orientarsi nei vari salti temporali e di ottica dei protagonisti.
La sensazione di realismo ed il coinvolgimento aumentano ancora di più grazie all'uso della cinepresa a mano che, nei suoi movimenti, replica il nervosismo degli attori portati al limite delle loro emozioni. Fortunatamente il cast è adeguato al ruolo.
di Valerio Salvi
Fonte:

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