CURIOSITA' A STELLE E STRISCE

CURIOSITA' A STELLE E STRISCE

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LA FRASE DEL GIORNO
"Non sta morendo, ragazzi. Ha solo perso un po' di peso, nulla di preoccupante. Non scherziamo".
Stan Van Gundy, coach dei Miami Heat, sulla perdita di peso di Shaquille O'Neal (in foto) negli ultimi tempi.
NBA - TOLBERT PAGA LE BRUTTE GIACCHE
Da commentatore era alle finali Nba del 2003 e nello studio Abc per le partite più importanti del 2004. Oggi, invece, per trovare sullo schermo Tom Tolbert bisogna sintonizzarsi su Espn, perché la Abc sembra averlo ripudiato su diretta indicazione del patron supremo della Nba, David Stern. Questo, almeno, è ciò che si dice tra i bene informati. Tolbert paga alcune critiche a gioco e personaggi della lega e un guardaroba sempre eccessivo (soprattutto alcune giacche che sono state considerate una presa in giro per i telespettatori e un modo di farsi gioco della lega). "Spero che non sia realmente per questi motivi" ha detto Tolbert. "A me le giacche in fondo piacevano sul serio".
NFL - DETROIT SI RIFA' IL TRUCCO
Mancano circa 10 mesi al prossimo Super Bowl, ma Detroit, la città designata a ospitare la finalissima Nfl la prossima stagione, sta già pensando a farsi bella. Per tutta la settimana precedente al Super Bowl, infatti, è stato annunciato che alcuni edifici della città, tra cui il Ford Field, il Detroit Athletic Club e il Renaissance Center, verranno illuminati a giorno da fasci di luce che ne metteranno in risalto fascino e maestosità. Schermi giganti e punti di informazione verranno disseminati in tutta la città, per favorire gli oltre 100.000 visitatori che scopriranno Detroit per la prima volta. Gli investimenti per preparare al meglio la finale sono nell'ordine degli 11 milioni di dollari.
NFL - SI E' SPENTA LA VOCE DEI CINCINNATI BENGALS
Quando la squadra ha iniziato a giocare nel 1968, il fondatore dei Bengals Paul Brown incontrò ad una base navale vicino a Chicago tale Thomas Kinder, che di mestiere faceva l'allenatore di football. Fra i due scoppiò una scintilla, se è vero come è vero che Brown offrì a Kinder di fare da "voce" dei suoi Bengals per le gare interne di Nfl. Da allora, da quel lontano 1968, per 37 stagioni l'unica voce di Cincinnati è stata quella di Tom Kinder, famoso per rifiutarsi di fare il suo play-by-play dall'alto della sala stampa, ma sempre e solo dal campo. Kinder si è spento in questi giorni all'età di 78 anni dopo alcune complicazioni legate a un'operazione recentemente subita. Lascia la moglie e tre figli.
COLLEGE BASKET - I BONUS DEGLI ALLENATORI DA FINAL FOUR
Arrivare a St. Louis non è stato solo una questione di prestigio per i quattro allenatori protagonisti del recente weekend conclusivo della stagione Ncaa. Per tutti loro, infatti, arrivare alle finali a quattro ha significato anche ricevere un bonus economico previsto dai rispettivi contratti. Neanche a farlo apposta, il più furbo - almeno a giudicare dalla cifra ricevuta - è stato Rick Pitino, che ha visto il suo conto corrente aumentare di 225.000 dollari per aver trascinato Louisville alle finali. Tom Izzo, coach di Michigan State, non ha di che lamentarsi, essendosi messo in tasca 96.000 dollari, mentre i due finalisti, Roy Williams e Bruce Weber, si sono accontentati di poco, rispettivamente 43.000 e 26.000 dollari.
COLLEGE BASKET - IL WOODEN AWARD AD UN AUSTRALIANO
Per la prima volta nella storia del college basket, il premio forse più
prestigioso della stagione, il John Wooden Award destinato al miglior
giocatore dell'anno, va a premiare un atleta non americano. Andrew
Bogut, infatti, il centro degli Utah Utes che si è già dichiarato per i prossimi draft Nba, ha battuto la guardia di Duke J.J. Redick e si è aggiudicato il premio, che in passato è andato a star del calibro di Larry Bird, Michael Jordan e Tim Duncan. Dee Brown di Illinois si è piazzato al terzo posto, seguito dall'Mvp delle Final Four Sean May, di Carolina e da Wayne Simien di Kansas. Completano la top ten Chris Paul, Salim Stoudamire, Hakim Warrick, Francisco Garcia e Deron Williams.
COLLEGE BASKET - IL PRIMO PASSO DI SAVANNAH STATE
Dopo la stagione disastrosa di quest'anno chiusa con un record di 0 vittorie a fronte di 28 sconfitte, Savannah State aveva bisogno di dare una svolta al suo programma di basket e il direttore del dipartimento atletico dell'università, Tony O'Neal, nei giorni scorsi ha messo la prima pietra firmando Horace Broadnax, playmaker della Georgetown campione Ncaa nel 1984, come nuovo coach. Broadnax, che negli anni passati aveva messo a segno buone stagioni alla guida di Bethune-Cookman dal 1997 al 2002, si era ormai ritirato e aveva iniziato la carriera in campo legale come avvocato, ma ha accettato l'offerta al volo. "Sono molto grato per l'opportunità che mi è stata data - ha detto - non vedo l'ora di iniziare. Per me era il momento giusto, avevo molta voglia di tornare in panchina. Sarà dura? In fondo si può solo migliorare".
MLB - SCUSE PUBBLICHE
Continuano gli scandali e le situazioni scabrose riguardanti l'uso improprio di steroidi nel mondo del baseball e dello sport professionistico a stelle e strisce in generale. Lo scorso 24 marzo
l'Inland Valley Daily Bulletin, un giornale con sede a Ontario in California, aveva riportato una dichiarazione di una dietologa, Ellen Coleman, secondo la quale Bo Jackson, l'unico giocatore nella storia ad aver preso parte a un Pro Bowl Nfl e un All Star Game delle Major, aveva perso peso a causa dell'abuso di sostanze anabolizzanti. Jackson, attraverso un legale, aveva subito fatto causa al giornale, al giornalista e alla Coleman e nei giorni scorsi lo stesso giornale, attraverso il proprio sito Internet, ha ritirato il tutto scusandosi per l'accaduto; la Coleman, dal canto suo, ha ritrattato la frase. Ciò nonostante l'avvocato di Jackson, Dan Biederman, continua nella propria azione legale contro il giornale: "Quello cha hanno dichiarato
dal giornale è solo il primo passo verso la soluzione di questo spiacevole caso - ha detto - hanno semplicemente confermato quanto già sapevamo: Jackson non ha mai fatto uso di steroidi. Ora però devono spiegare il perché è uscita questa falsità che danneggia il mio cliente: ci vorrebbe maggior professionalità in campo giornalistico. Certe uscite possono provocare ferite impossibili da rimarginare".
MLB - UN SOLDATO A MINNEAPOLIS
Nei giorni scorsi i Minnesota Twins l'hanno ospitato al Metrodome: gli hanno dato una divisa, gli hanno fatto fare un po' di allenamento in battuta e infine gli hanno fatto fare un lancio prima della partita contro i Chicago White Sox. Stiamo parlando di Tony Stevens, ex nelle formazioni delle minor dei Twins, che nel 2001, dopo l'attacco alle Torri Gemelle aveva deciso di lasciare il baseball giocato e arruolarsi nei marine. Stevens, 26 anni, è ufficiale nel primo battaglione del secondo reggimento dei marine in Iraq. "Dopo l'attacco alle Torri Gemelle ho capito che il mio ruolo non era su un diamante, bensì da un'altra parte del mondo, a combattere i nemici della democrazia e degli uomini".
MLB - ROCKER A NEW YORK CITY
Vi ricordate di Jonh Rocker? Nel 1999, quando era in forza agli Atlanta Braves, era salito agli onori della cronaca per alcune dichiarazioni razziste, in un'intervista shock a Sports Illustrated, contro gli omosessuali e le minoranze etniche riferite in particolar modo agli abitanti della città di New York. Lo scandalo è stato immediato e i tifosi di New York hanno accolto il giocatore molto male quando si è presentato in città per giocare contro i Mets e gli Yankees: una delle poche cose che ha legato le due tifoserie. Ora Rocker, che non gioca più nelle Major dal 2003, ha firmato un contratto con i Long Island Ducks, una squadra con sede proprio nel quartiere omonimo della Grande Mela, che partecipa al campionato della Atlantic League. Chissà come verrà accolto in città...
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